Mancanza di rispetto per la montagna e lo sci, le reazioni delle autorità della Valle d’Aosta
La decisione di rinviare al 5 marzo l’apertura degli impianti sciistici prevista per oggi 15 febbraio, decisa dal Ministro della Salute Speranza alle ore 19 del 14 febbraio, ha scatenato una valanga di reazioni, dalle Alpi agli Appennini.
Queste le dichiarazioni all’ANSA del Presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, in merito alla decisione di posticipare almeno fino al 5 marzo l’apertura degli impianti da sci.
Una chiusura comunicata alle 19 della vigilia dell’apertura, prevista da settimane, dopo mesi di lavoro su protocolli, assunzioni, preparazione delle società, è sinceramente inconcepibile. Pur capendo le motivazioni sanitarie, la procedura non è sinceramente spiegabile e certamente non è un segno di rispetto e di correttezza di tutto il mondo economico che gira intorno alla montagna e allo sci. Sono molto amareggiato.
Il Presidente del collegio nazionale dei maestri di sci, Beppe Cuc, commenta la decisione di posticipare almeno fino al 5 marzo l’apertura degli impianti di risalita.
Ancora una volta i maestri di sci italiani e la montagna nel suo complesso sono stati abbandonati e umiliati da una comunicazione tardiva, che non ha rispetto per il lavoro di tante persone che in questi giorni si sono adoperati per una riapertura in sicurezza, investendo denaro e sacrifici. Così il presidente del collegio nazionale dei maestri di sci, Beppe Cuc, commenta la decisione di posticipare almeno fino al 5 marzo l’apertura degli impianti di risalita.
Per i maestri di sci italiani – ha aggiunto – il rispetto per le cose e le persone rappresentano la luce guida ed è proprio questo a essere inesorabilmente e tristemente mancato. La montagna merita rispetto e serietà. Ora ci aspettiamo un concreto e immediato impegno per ristorare la categoria, tenendo conto di questo ultimo umiliante schiaffo.
Fonte Ansa Valle d’Aosta